Ecco le definizioni degli acronimi principali :
GAS (Gruppi di Acquisto Solidale) : gruppi di acquisto solidale organizzati spontaneamente, che partono da un approccio critico al consumo e che vogliono applicare i principi di equità, solidarietà e sostenibilità ai propri acquisti.
DES (Distretto di Economia Solidale) : una rete in cui i soggetti partecipanti si aiutano a vicenda per soddisfare quanti più possibile le proprie necessità di acquisto, secondo principi ispirato da un'economia locale, equa, solidale e sostenibile. Raggruppa territori di una o numerose province. Su una scale più grande ci sono i RES.
RES (Reti di Economia Solidale) : realizzazione di un sistema economico e sociale, solidale, orientato all'ecologia ed al bene comune, costruito dal basso, che valorizza le relazioni prima che il capitale, che riconosce una equa ripartizione delle risorse fra tutti, che dà priorità al rispetto dell'ambiente naturale e della comunità sociale.
Esempio di un caso :
BIO FATTORIA
Via Paradello 9,
25050 Rodengo Saiano (BS)
Tel. 030.610260-030.611831
Fax 03.6816630
Email : info@biofattoria.net
Questa fattoria promuove "chilometri zero". Produce ed offre molte possibilità come frutta e verdura di stagione, prodotti trasformati come la farina e biscotti, poi pasta e uova che sono venduti direttamente ai clienti, sia professionali che privati. Fornisce ristoranti come "Le due colombe" o "Le 4 rose". Ha dei GAS e negozi a Brescia, Bergamo, Sarnico o ancora a Milano. I suoi co-produttori sono numerosi con prodotti biologici, naturali, artigianali ; e sono quasi tutti vecchie imprese che esistono dal Diciannovesimo o Ventesimo secolo. Sarà anche possibile visitare la fattoria, ha una pagina sull'internet che è in costruzione. Su questo, propone anche delle ricette che possono essere interessanti.
Conseguenze di questo fenomeno :
La prima è il rispetto dell'ambiente con prodotti biologici cioè senza OGM, questo è meglio per il pianeta, ed un buon punto per l'ecologia che permette la tutela della natura, dell'ecosistema ed un rapporto attivo con il territorio.
La seconda è il rispetto, perché questo permette relazioni più umane tra le persone e verso il cibo animale.
La terza è ancora il rispetto ma questa volta del consumatore e del produttore. In questo caso, c'è uno scontro è ciò cambia le cose. Appare allora l'espressione "bem-viver", parola portoghese che è molto sensata qui, che è il benessere sociale e degli ecosistemi con i principi di reciprocità e cooperazione, giustizia e rispetto delle persone, dell'ambiente, con una partecipazione democratica, una possibilità ad entrare in relazione con le altre realtà dell'economia locale e l'impiego degli utili per scopi di utilità sociale. Per sviluppare questo "bem-viver", non dobbiamo più pensare comme l'Homo Oeconomicus, che pensa prima di tutto al suo profitto, ma pensare come un gruppo, una società intera, per lo scopo di tutto e non solo il suo, dunque non essere più individualisti ma altruisti.
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