martedì 26 gennaio 2016

Intervista la Collina dei Conigli
A cura di Thémis FACON
Secondo anno-corso di Laurea in Lingue Straniere Applicate (Italiano-Inglese) Università Paul-Valéry, Francia
http://www.lacollinadeiconigli.net/

1) Quando è stato creata la vostra associazione ?
La nostra associazione, che è una organizzazione senza scopo di lucro, è  stata fondata nel 2005 da un gruppo di volontari che già da molti anni si occupavano del recupero e della cura di animali randagi, abbandonati o maltrattati. L’idea di una organizzazione chesi occupasse di conigli, porcellini d’India e roditori, in particolare provenienti dai laboratori di sperimentazione, è nata dalla osservazione di come questi non ricevessero le necessarie attenzioni da parte di altre associazioni, storicamente nate per la protezione degli animali domestici tradizionali.

2) Quali sono gli obiettivi dell'associazione ?
L’associazione si prefigge come obiettivi principali sia quello  di provvedere cure e rifugio ad animali  provenienti dai laboratori di sperimentazione o da  abbandoni, sia di diffondere e promuovere una cultura del rispetto dei diritti di tutti gli esseri viventi.L’associazione si prefigge inoltre sia di rafforzare l’applicazione delle normative vigenti a tutela degli animali sia di proporre e sostenere le necessarie modifiche per il loro miglioramento.

3) Quali sono i progetti della Collina dei Conigli ?
Il principale progetto della Collina dei Conigli è quello della realizzazione di centri di recupero dedicati principalmente agli animali provenienti dai laboratori di sperimentazione ed affidati alla associazione in base alla Decreto Legislativo 4 marzo 2014, n.26 che recepisce nella normativa italiana la direttiva 2010/63/UE. Il centro per animali da laboratorio realizzato a Monza, che è la prima struttura del suo genere esistente e regolarmente autorizzata in Italia, ha permesso fino ad ora il recupero di circa 4000 animali precedentemente utilizzati nei laboratori di sperimentazione.Oltre ad adoperarsi per accoglienza degli animali l’associazione collabora con le istituzioni locali e con i ministeri competenti, attraverso i propri esperti, per il miglioramento delle normative in materia di protezione degli animali e per la prevenzione del randagismo.

4) Quali sono le difficoltà che incontrate ?
Nella nostra attività, che ci porta nella maggior parte dei casi a seguire ed accudire animali che nell’immaginario collettivo non rientrano tra gli “animali d’affezione”, sono evidenti le difficoltà del far comprendere a tutti le nostre ragioni per difendere i diritti anche di animali quali, per esempio, i numerosissimi topi utilizzati nella sperimentazione. Ancor più che per altre associazioni che si occupano prevalentemente di animali domestici più comuni questa difficoltà si riflette in parte anche sulla raccolta di donazioni, che sono indispensabili per poter soddisfare i costi non trascurabili legati alla gestione ed alle cure veterinarie dell’alto numero di animali che ospitiamo.

5) Per finire, quali sono i vostri interlocutori principali ?
Gli interlocutori dell’associazione variano in funzione dei diversi campi di azione e di intervento: per quanto riguarda il recupero degli animali provenienti dai laboratori i nostri interlocutori principali sono sia i veterinari degli stabulari  sia i responsabili designati per il benessere degli animali, che, a diverso titolo, sono chiamati dalla legge ad esprimersi sulla possibilità di cedere gli animali a fine sperimentazione. Nella gestione degli animali provenienti da abbandoni i nostri interlocutori principali sono le autorità sanitarie e le autorità delle amministrazioni locali, cui compete, secondola legge italiana, la vigilanza e la gestione degli animali d’affezione rinvenuti vaganti.

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