venerdì 22 gennaio 2016

Intervista Libreria itinerante Gian dei Brughi

Intervista alla Libreria itinerante Gian dei Brughi (www.libreriaitinerante.it/)

a cura di Ioana SANTAUAN
Secondo anno - Corso di Laurea in Lingue Straniere Applicate (Italiano-Inglese)
Università Paul-Valéry, Francia


  1. Il titolo della vostra libreria è creativo come l'attività che voi realizzate. Per me, è un simbolo di metamorfosi attraverso la cultura. Vorrei sapere come avete pensato a questo titolo. Lo avete immaginato come una metafora del lettore che si trova in ciascuno di noi e anche di più dentro i bambini? È un simbolo della lettura come strumento di ricerca o di costruzione dell'identità?

Devo dire che il nome è stata una cosa che è venuta automaticamente. Quando ho deciso di aprire una libreria specializzata per bambini e ragazzi ho subito pensato al personaggio calviniano per il nome.
Il barone rampante è un libro che mi accompagna da molti anni sia nella mia crescita personale che nelle mie attività con i bambini e il personaggio di Gian dei Brughi è sempre stato uno dei miei preferiti sia dal punto di vista della caratterizzazione letteraria sia per la “parabola” che ne deriva.
Indubbiamente quello che mi sembrava legarsi perfettamente alla mia idea iniziale è il suo rappresentare la metamorfosi, il cambiamento possibile: quella del brigante barbuto e terrificante che impugnando il libro e accostandosi alla lettura si trasforma in lettore insaziabile e scopre la sua vera indole è una storia che racconto sempre quando incontro i bambini delle scuole, ancor prima di fare qualsiasi attività di lettura, perché per me rappresenta qualcosa e credo sia importante trasmetterlo anche a loro.
Ecco, con la mia libreria vorrei provare a portare dei cambiamenti, a far entrare la lettura e il libro di qualità per bambini nella cultura popolare perché non resti solo qualcosa destinato ad una “élite culturale”, cosa che purtroppo ancora avviene.
  1. Le attività del vostro progetto sono varie , divertenti e nello stesso tempo educative. Avete dei laboratori di lettura, di teatro, anche di creazione vera e propria dei libri . Come risvegliare l’interesse dei piccoli “Gian dei Brughi” per la cultura? Attraverso la lettura ad alta voce? Attraverso delle attività interattive? Anche utilzzando i mezzi elettronici?
Le attività che ho pensato e che cerco di aggiornare in continuazione sono sicuramente il frutto delle varie esperienze fatte.
Prima di tutto la mia formazione di bibliotecario che mi ha avvicinato all'editoria per bambini e ragazzi e mi ha fatto conoscere l'importanza della lettura ad alta voce e del progetto Nati per Leggere. Considero sicuramente la lettura ad alta voce il primo e fondamentale mezzo per trasmettere l'amore per i libri e l'educazione alla lettura stessa. Ascoltare un racconto o giocare con la lettura grazie all'intervento di un adulto aiuta sicuramente i bambini ad innamorarsi e a renderli curiosi e aperti verso qualcosa che altrimenti potrebbe rimanere ostico. Lettori purtroppo non si nasce, questo si sa, e dobbiamo cercare di creare curiosità e interesse verso il libro e la lettura “attraendo” e la voce è il primo, ancestrale mezzo che riesce a creare magia, contatto e intimità.
In secondo luogo la mia attività di educatore che mi ha permesso per anni di portare la lettura tra i bambini con incontri e laboratori. Mi piace sempre raccontare che uno dei primi progetti di lettura realizzati con la cooperativa per la quale lavoravo fu, una decina di anni fa, quello di proporre delle letture per i bambini della scuola dell'infanzia durante il percorso dello scuolabus; letture itineranti che ho poi considerato come l'idea embrionale di Gian dei Brughi.
Nel corso degli anni comunque ho potuto organizzare e proporre diverse attività legate al libro, come la costruzione con i telai della carta riciclata, i laboratori sul libro gioco e altre che ho poi rielaborato e riproposto con la libreria itinerante; in più ne ho aggiunte altre, come le attività sull'e-book, che mi permetto di proporre dopo aver seguito dei corsi di formazione certificati perché possono legarsi ad una visione diversa e moderna del libro, non solo del supporto, e che hanno sicuramente un'attrattiva maggiore verso le nuove generazioni.
  1. Per portare dei libri ai bambini, sbarcate per esempio nelle piazze o nelle vie,  raggruppate i bambini presenti e raccontate loro una storia? Siete invitati anche nelle scuole o nelle feste ? Come fate a diffondere il vostro progetto nella vostra città e nella regione?
La mia attività si svolge in diverse direzioni:
  • Programmo un itinerario mensile e mi fermo, con cadenza più o meno costante, in piazze, parchi o luoghi dove posso raccogliere un po di persone ed espongo i miei prodotti; se capita di poter raccogliere un gruppetto di bambini magari posso improvvisare anche delle letture. Questa è però la modalità di lavoro più difficoltosa, sia perché non sempre è facile per le persone “avvicinarsi” a cose nuove, sia perché la legislazione vigente in fatto di commercio itinerante non rende le cose molto semplici.
  • Partecipo a mercatini e fiere di vario genere, che di solito sono abbastanza frequentate, e propongo lì i miei prodotti. Devo dire che a volte la mia presenza sembra “strana”, ma la gente apprezza abbastanza. In questi casi però è molto difficile proporre letture, a meno che non ci sia una richiesta da parte degli organizzatori o degli enti ospitanti, cosa che a volte è successa.
  • Obiettivo primario del mio progetto è quello di collaborare con le scuole organizzando progetti e incontri con i bambini. La mia attenzione si rivolge quindi molto verso gli istituti educativi di tutti i generi che, se vogliono, possono invitarmi nelle loro strutture per incontri di una giornata o progetti a lungo termine. In circa un anno e mezzo ho già portato il mio furgone in diverse scuole del territorio e incontrato molti bambini di tutte le età, dai piccolissimi dei nidi fino a quelli delle scuole medie. Questa è la parte della mia attività che preferisco, mi diverto molto a parlare e leggere o fare attività con i bambini e di solito anche a loro l'incontro lascia qualcosa. A volte mi invitano anche a feste, quelle dedicate principalmente ai bambini o altre dove magari ci sono, all'interno dell'evento, spazi per bambini, e anche in questi casi di solito si organizzano letture. Occasioni del genere mi sono capitate di solito collaborando con i gruppi di lettrici volontarie di Nati per Leggere.
Per far conoscere il mio progetto ho girato personalmente moltissime scuole del territorio per parlarne con i dirigenti e cercare con loro eventuali collaborazioni e poi cerco di inviare semestralmente i miei progetti aggiornati in tutte le scuole, sia in quelle che già mi hanno ospitato sia nelle altre. Altri miei interlocutori sono gli enti locali o gli ambiti territoriali, che allo stesso modo cerco di contattare costantemente per avviare collaborazioni o possibili progetti. Poi cerco di farmi conoscere con una presenza costante sul territorio, quindi girando e girando e girando ancora.
Naturalmente cerco anche di utilizzare i mezzi elettronici quindi cerco di essere presente più che posso sui social network e di aggiornare il mio sito web, all'interno del quale proprio in questi giorni ho pubblicato il catalogo con tutti i miei prodotti.
    C’è un sistema per prendere in prestito dei libri o si possono consultare soltanto sul posto? In generale come funziona? Avete anche delle idee per sviluppare il vostro progetto nel futuro? Estenderlo nelle altre regioni o in tutta l’Italia? :) ;)...
Per il momento non riesco a garantire un prestito dei libri, è una cosa, un'idea che ho in cantiere sin dall'inizio e credo che nel tempo, quando avrò a disposizione un buon nucleo librario adatto, potrò anche rendere attivo un locale di consultazione dove sarà consentito anche il prestito, ma per ora, considerando che sono attivo da appena un anno e mezzo, non riesco a garantirlo. Nello stesso tempo offro la possibilità di consultare i libri a bordo del mio furgone ogniqualvolta se ne presenta la possibilità e quando collaboro con i gruppi di lettori e lettrici volontari di Nati per Leggere, se posso, faccio una piccola donazione di libri che resteranno poi a disposizione della biblioteca locale.
Per ora mi sto muovendo soprattutto nelle Marche, la mia regione, anche se ho già avuto la fortuna di essere invitato anche in altre regioni italiane e devo dire che sono state esperienze davvero importanti dove ho avuto la possibilità di conoscere realtà molto interessanti. Naturalmente le mie attività sono rivolte prevalentemente alla mia regione, per motivi soprattutto logistici, ma la mia idea è quella di muovermi con un raggio molto più ampio, organizzare “scorribande librarie” un po in tutta Italia. Ricevo frequenti inviti da luoghi non proprio vicini e anche io cerco spesso collaborazioni con altre realtà a me lontane geograficamente e spero che presto si riescano a concretizzare molte di quelle che per ora sono idee interessanti.
Per il futuro ho diverse idee, ho una grande voglia di girare per le strade con il mio furgone a portare libri e lettura ovunque si possa e chissà, magari arrivare in Francia prima o poi!

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