I-
Definizione del commercio equo e solidale
Il commercio equo e
solidale (Fair Trade in inglese) è una forma di commercio che
dovrebbe garantire al produttore ed ai suoi dipendenti un prezzo
giusto e predeterminato, assicurando anche la tutela del territorio.
Si oppone alla massimizzazione del profitto praticata dalle grandi
catene di distribuzione organizzata e dai grandi produttori. Il
carattere tipico di questo commercio è di vendere direttamente al
cliente finale i prodotti.
è stato creato in
Europa negli anni sessanta come un gesto politico contro il
neo-imperialismo. Il primo 'negozio mondiale' aprì nei Paesi Bassi.
Aveva lo scopo di portare i principi del commercio equo e solidale al
settore della piccola distribuzione nei paesi sottosviluppati.
Giocò un ruolo
importante nella crescita di molte organizzazioni di commercio
alternativo. Mentre nel 1969 il rapporto in valore delle vendite fra
oggetti di artigianato e prodotti agricoli era dell'80% contro il
20%, nel 2002 le vendite di prodotti artigianali ammontavano al 25%
del totale delle vendite del commercio equo e solidale, l'analoga
linea di prodotti agricoli superava il 69%.
La vendita di
prodotti del commercio equo e solidale decollò con l'arrivo dei
primi tentativi di certificazione. Il problema era di trovare un modo
di espandere la distribuzione senza compromettere la fiducia dei
consumatori nei prodotti del commercio equo e solidale e nella loro
origine. Fu creata la Fairtrade International, con le associate
Fairtrade nazionali, distributrici del marchio nei singoli paesi di
consumatori finali. La crescita del Commercio equo e solidale segnò
incrementi del 24% par l'anno.
Alla base del
commercio equo e solidale, c'è una volontà di opporsi al commercio
tradizionale che si basa su pratiche ritenute fortemente penalizzanti
per i piccoli produttori agricoli.
Quali sono ?
- La determinazione dei prezzi che vengono stabiliti indipendentemente dai costi di produzione.
- L'incertezza di possibilità commerciale dei prodotti.
- Il ritardo dei pagamenti, perché gli acquirenti paghino la merce molti mesi dopo la consegna.
- La mancata conoscenza, da parte dei produttori e dei mercati nei quali vengono venduti.
- Il lavoro di tecniche di produzione volte alla riduzione dei relativi costi.
- Il ricorso al lavoro di fasce della popolazione che nei paesi ricchi viene particolarmente tutelata.
- L'impiego di persone con insufficiente produttività che non hanno la possibilità di sopravvivere nel mercato.
Il commercio equo e
solidale concerna i prodotti dell'agricoltura come il caffè, il tè,
lo zucchero di canna, il cacao, il miele, i cereali, la frutta secca,
le spezia, i frutti. Oggi la produzione biologica è sempre più
presente tra i prodotti alimentari. Primo per evitare a contadini e
operai di esporsi a prodotti nocivi, ma anche per la salvaguadia
dell'ambiante.
Questo movimento si
estende a livello internazionale con una forte presenza in Italia
nel nord-ovest e nel nord-est. Queste associazioni sono specializzate in prodotti
artigianali. Ci sono diverse organizzazioni in Italia come
l'Associazione Botteghe del mondo, l'Associazione Generale Italiana
del Commercio Equo e Solidale o la Fairtraide Italia.
II- Un'attività che decolla : la Cooperativa il Colibrì
di Cuneo
L'associazione
sceglie il suo nome da un favola sudamericana che racconta la storia
di un colibrì pieno di coraggio per spegnere l'incendio che divora la
foresta, inizialmente preso in giro dagli altri animali che tentano
di salvarsi, il colibrì sarà aiutato dai figli degli animali come
l'elefante, tutti gli animali si riuniscono per riuscire a
spegnere l'incendio nella foresta. Dopo quest'evento, il re leone
ringrazia il colibrì e dice : “ Oggi abbiamo imparato che la cosa
la più importante non è essere grandi e forti ma pieni di coraggio
e di generosità”.
Creata nel 2012, è
con questo pensiero che la Cooperativa Colibrì ONLUS (organizzazione
non lucrative di utilità sociale) si impegna nel commercio equo e
solidale, un approccio alternativo al commercio convenzionale.
Situata nella provincia di Cuneo, attiva a Cuneo, Borgo, San
Dalmazzo, Fossano, Mondovì o ancora Saluzzo, Colibrì fa la
promozione del rispetto dell'ambiente, delle persone,lo sviluppo
sostenibile, la giustizia sociale e economica, ha per scopo di
sviluppare la conoscenza su questi settori attraverso molti mezzi che sono
per esempio l'educazione o l'azione politica.
Nel Maggio 2016
fu filmato un video nel quale possiamo approfondire la conoscenza della cooperativa e
delle sue azioni:
Nelle botteghe se
vendono i prodotti igienici come lo spazzolino da denti, i prodotti
dell'agricoltura locale o ancora dei cosmetici, tutti naturali e
biologici. Dall'imballaggio dei cosmetici a quello del caffè tutti
sono in plastica riciclata e biodegradabile nello scopo di proteggere
l'ambiente.
La cooperativa si
mette anche al servizio delle aziende e uffici che cercano prodotti
di qualità, come l'installazione e la manutenzione gratuita di una macchina da caffè.
Il Colibrì non si limita a vendere prodotti equo solidali, ma si investe
nell'aiuto dei nuovi amatori dell'altromercato, pubblicando ricette da
realizzare, chiamate “Ricette di Emi”, che fa la cuoca.
Nella sua ultima ricetta, Emi vi propone di fare la Torta con
l'amaranto.
Più
che aiutare la gente, la cooperativa Colibrì ha creato il progetto
“EQUOchef” in cui studenti di scuole Alberghiere cuneesi sono
sensibilizzati all'altromercato, ai prodotti di diversi territori ed
anche alla testimonianza di persone di altri paesi per favorire la
conoscenza sulle diverse culture delle varie zone nel mondo.
Per saperne di più sul progetto “EQUOchef” :
[http://equocheftre.blogspot.fr/]
La cooperativa
Colibrì è l'esempio che il pensiero di un uccellino può cambiare
piano piano le azioni, il pensiero della gente intorno. Sperando che
l'influenza della cooperativa Colibrì si diffonda, il sito della
cooperativa invita a conoscere di più l'Altromercato, e sapere
come partecipare alle azioni.
L'adozione
di un modo di consumo come l'economia solidale ha varie conseguenze.
La prima, che è al centro del sistema, è il rispetto dell'ambiente.
Ma lo scopo è anche di rispettare il consumatore, e di portare
la gente a una vera trasformazione sociale. Infine, l'economia
solidale è uno sguardo al futuro, che segua la fine di un sistema obsoleto.
Secondo le Colonne
dell’Economia Solidale del 2011, questo sistema solidale è fondato
sul rispetto della “Madre Terra”, e sulla valorizzazione delle
risorse della Terra. Al fine di vivere rispettando l’ambiente, e
proteggerlo, i participanti all’economia solidale predicano
l’utilizzazione di acquisti a chilometro zero. Quindi, utilizzano
prodotti locali e biologici per limitare l'emissione d'inquinamento.
L’Economia
Solidale è fondata sulle relazioni perché è un’ “economia del
noi”.
Quindi è basata sulla fiducia tra il consumatore e il produttore.
Questo sistema rispetta il consumatore perchè lui sa che cosa
consuma e da dove vienne. Per i partecipanti dei gruppi di acquisto
solidale, è importante privilegiare il rispetto del benessere, della
salute e anche del “benvivere” (Le Colonne dell’Economia
Solidale). Euclides Mance in “La rivoluzione delle reti” (2003)
ha definito il “benvivere” come il fatto di avere una “vita
buona che liberi dalla miseria a dallo sfruttamento, che garantisca a
tutti di che vivere, ma nel dialogo e nella richezza di relazioni”.
Lo scopo dell’economia solidale è di lavorare per offrirsi una
vita buona, ma anche per offrire una vita buona agli altri.
L’economia
solidale, è una vera trasformazione sociale, perchè è un movimento
che va verso una “democratizzazione dell’economia”. Significa
che il consumatore ha la possibilità di scegliere quello che vuole
consumere, e non è obbligato dal mercato. Ma i participanti
dell’economia solidale non si occupano solo di prodotti.
Sensibilizzano anche l’opinione pubblica a vari problemi nella
società. Hanno un vero ruolo sociale. I modelli collaborativi sono
basati sulla reciprocità e la non-violenza, ma anche la fiducia e la
condivisione del tempo. Dunque questo sistema presenta un nuovo modo
di vedere l’uomo e le relazioni fra gli esseri umani.
Questo sistema è
un’alternativa a un sistema che ha mostrato i suoi limiti,
continuando a fare danni. L’economia solidale si interessa al
futuro, per costruire un mondo migliore. Bisogna avere lungimiranza,
perché lo scopo è di andare contro la visione dell’Uomo
Oeconomicus che agisce per la propria utilità individuale. Bisogna
distaccarsi della visione attuale delle relazioni fra venditori e
compratori : non sono nemici nel quadro dell’economia solidale,
perchè lavorano insieme per il benessere di tutti, e privilegiano le
relazioni umane, e non il profitto. L’economia solidale è una
ribellione “non violenta, festosa e piacevole” che privilegia
strutture piccole collegate fra loro, piuttosto che grosse
organizzazioni. E’ veramente una prova per cambiare la società è
la visione attuale dell’economia.
Risorse
:
-Il
capitale delle relazioni, Altreconomia,
2010
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