Articolo a cura di
Ikhiche Soukayna e Es Samri Basim
Cos'è?
Fair-Trade (espressione che deriva dall’inglese e
significa “commercio-equo”), è un'organizzazione
internazionale che ha sede a Bonn (Germania), e che attraverso il marchio di
certificazione etica assicura migliori condizioni di vita e lavoro agli
agricoltori e ai lavoratori dei Paesi in via di Sviluppo. Si tratta di un vero
e proprio patto tra i consumatori e i produttori. La caratteristica di questa
organizzazione è quella di permettere uno scambio etico e di avere un impatto
positivo sia nel contesto della produzione che in quello consumo, con la finalità di mettere in valore i prodotti
commercializzati, ma anche ottimizzare le condizioni di produzione di questi
ultimi. Il suo obiettivo è quindi quello di supportare i produttori più
svantaggiati dei Paesi in via di sviluppo, rendendoli capaci di entrare nel
sistema commerciale in condizioni di trasparenza e correttezza, e
migliorando così i loro standard di vita.
Grazie al Fair-Trade Minimum Price, i produttori possono acquistare la propria merce a un prezzo minimo garantito e stabile, indipendente dalle
fluttuazioni di mercato.
Il Premio Fairtrade è una somma di denaro aggiuntiva al prezzo minimo pagato ai produttori,
da investire in progetti sociali, il cui utilizzo viene deciso dai produttori.
Fair-Trade (espressione che deriva dall’inglese e
significa “commercio-equo”), è un'organizzazione
internazionale che ha sede a Bonn (Germania), e che attraverso il marchio di
certificazione etica assicura migliori condizioni di vita e lavoro agli
agricoltori e ai lavoratori dei Paesi in via di Sviluppo. Si tratta di un vero
e proprio patto tra i consumatori e i produttori. La caratteristica di questa
organizzazione è quella di permettere uno scambio etico e di avere un impatto
positivo sia nel contesto della produzione che in quello consumo, con la finalità di mettere in valore i prodotti
commercializzati, ma anche ottimizzare le condizioni di produzione di questi
ultimi. Il suo obiettivo è quindi quello di supportare i produttori più
svantaggiati dei Paesi in via di sviluppo, rendendoli capaci di entrare nel
sistema commerciale in condizioni di trasparenza e correttezza, e
migliorando così i loro standard di vita.
Grazie al Fair-Trade Minimum Price, i produttori possono acquistare la propria merce a un prezzo minimo garantito e stabile, indipendente dalle
fluttuazioni di mercato.
Il Premio Fairtrade è una somma di denaro aggiuntiva al prezzo minimo pagato ai produttori,
da investire in progetti sociali, il cui utilizzo viene deciso dai produttori.
La storia dell'organizzazione
L'associazione no-profit Fairtrade Italia viene
fondata nel 1994 con il concorso di alcune centrali di
importazione del commercio equo, dell'Associazione Botteghe del Mondo, e di
alcune tra le principali ONG italiane come Mani Tese.
L'associazione si è
trasformata in consorzio alla fine del 2003, puntando ad uno sviluppo delle attività di
certificazione e diffusione dei prodotti del commercio equo e solidale.
Attualmente, il Consorzio riunisce numerosi soci:
sono ben 27 le organizzazioni, e operano nella cooperazione internazionale,
nella solidarietà, nella finanza etica, nel rispetto dell'ambiente e nel
commercio equo e solidale.
Il Consorzio Fairtrade
Italia fa parte di Fairtrade International con sede a Bonn in Germania, dove c’è il coordinamento internazionale delle
organizzazioni che si occupano di promuovere il marchio Fairtrade nei vari Paesi.
Le aziende italiane ad aver scelto questo marchio sono circa 145. Questa
organizzazione conta oggi 240 organizzazioni di
produttori in 75 diversi Paesi, per un totale di 1,66 milioni di
agricoltori e lavoratori in Asia, Africa e America Latina.
Perché scegliere FAIR-TRADE?
Scegliere il marchio FAIRTRADE non permette solo uno sviluppo equo e giusto delle
attività commerciali, ma favorisce lo scambio con milioni di piccoli agricoltori e
lavoratori nei Paesi in via di sviluppo, e
ciò permette alle aziende di trasmettere ai propri clienti un vero e proprio
senso di responsabilità. Questo strumento offre ai produttori un concreto
sostegno da un punto di vista sociale ed economico, ma anche ambientale, favorendo
l'esistenza di un mercato solidale.
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