giovedì 17 maggio 2018

Humans of Cremona

    

Dal giornalismo Lombardo, all’azione Umanitaria Internazionale

articolo a cura di Cristine Guedes


Nata nel 2014 come progetto giornalistico in forma di blog dall’idea di tre studenti cremonesi – Giovanni Volpi, Nicolò Govoni e Ambre Zhang –, l’organizzazione “Humans of Cremona” (HOC) fu inizialmente un tributo alla famosa pagina americana “Humans of New York” di Brandon Stanton, che mirava a raccontare storie di gente comune incontrata nelle vie di New York, corredandole di foto. Ma la HOC non si è accontentata di realizzare un lavoro giornalistico e sociale.
Anzi, grazie all’impegno dei suoi fondatori, le sue azioni hanno avuto un impatto sempre più grande e hanno contribuito all’entrata del progetto nel mondo delle associazioni umanitarie e internazionali. Nel 2015 ha ottenuto il riconoscimento di ONLUS (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale).

Il suo obiettivo? Raccogliere fondi per i bambini orfani in India e per i bambini sfuggiti alla guerra del campo profughi di Samos.


UNA VOLONTÀ COMUNE:

Nicolò Govoni, cofondatore, racconta il suo percorso sulla sua pagina Facebook, ma anche attraverso i suoi due libri “Uno” e “ Bianco come Dio”. Tutto iniziò nel momento in cui decise di lasciare la propria zona di comfort in Italia a 20 anni e di studiare giornalismo dall’altra parte del mondo in India, per essere più vicino ai bambini dell’orfanotrofio “Dayavu Home.”
Dopo un primo soggiorno di 6 mesi come volontario, si laureò in giornalismo in India e lavorò per la “BBC Knowledge”, il “South China Morning Post” e il “Metropolis Japan” in Palestina e in Grecia.
E così, dalla sua esperienza personale e soprattutto dal contatto diretto con i bambini in orfanotrofio, nacque la voglia di fare di più per queste persone. Alla sua voglia di cambiamento, si sono poi aggiunte quelle di altri due italiani, Giovanni Volpe e Ambre Zhang, fino alla creazione di “Humans of Cremona” nel febbraio del 2014.
Oggi la HOC garantisce non soltanto il mantenimento dell’Istituto Dayavu Home,  e il finanziamento dell’istruzione primaria di tutti i suoi bambini, ma nel 2016 ha permesso anche a tre giovani di avere accesso all’istruzione universitaria. Dal 2017 coordina un programma educativo per i bambini rifugiati e un programma di assistenza sanitaria in Grecia.
Tra le sue più recenti iniziative c’è la scrittura di “Dreaming Wide” il primo libro destinato ai profughi minorenni in Europa e pubblicato nel 2018.
Oggi, “la grande comunità di uomini” sta acquisendo popolarità in diverse grandi città del mondo. Con 13.639 “Like” sulla pagina ufficiale di Facebook e le sue collaborazioni con i fratelli “Humans of Rome” e “Humans of Paris”, la HOC ha potuto contribuire a missioni non istituzionalizzate al fianco di organizzazioni umanitarie di grande prestigio come per esempio “Amnesty International”.




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